Ho trovato sbalorditivo il corto Estate (Summer) di Ronny Trocker visto all’esposizione Matérialité de l’invisible, l’archeologie des sens presso il Centquatre-Paris. Ronny Trocker mette in scena una foto di Juan Medina del 2006 ritraente un migrante esausto appena sbarcato su una spiaggia spagnola mentre sullo sfondo tre bagnanti appaiono completamente incuranti del fatto.
Nel corto la dialettica tra video e foto — movimento e fissità —, coesistenti nello stesso tempo e spazio, crea un cortocircuito visivo che paradossalmente annulla la differenza stessa. Tutto è indifferenza. Il proliferare della produzione e diffusione di questo tipo di immagini (foto e video) tende a renderci sempre più passivi di fronte alla loro vista. Via via ci abituiamo ad abitare l’indifferenza.