Ci sono nel mondo non so quante specie di linguaggi e nessun linguaggio è senza significato. Se quindi non comprendo il significato* del linguaggio sarò uno straniero per chi parla, e chi parla sarà uno straniero per me. (Prima lettera di San Paolo ai Corinzi, 14, 10-11)
Una battaglia contro la decadente moralità della società condotta da Veniamin, protagonista del film Le Disciple di Kirill Serebrennikov, a colpi di citazioni dalla Bibbia. La lettura fedele di Veniamin ci offre la visione di un Dio tiranno, crudele, vendicativo e intollerante. Gli si oppone la lettura, sempre testuale, della sua insegnante di biologia da cui emerge invece un Dio amorevole e misericordioso. Tutti e due alzano muri a partire dalla parola di Dio presa alla lettera. Così nasce il fondamentalismo. Dalla battaglie di linguaggio non se ne esce se non risalendo al senso, al significato. La soluzione alla battaglia di linguaggio sulla parola di Dio può esistere solo al di fuori di questo linguaggio e non al suo interno.
*Da notare che la traduzione letterale è la potenza. Ossia l’attitudine della parola a divenire atto.