I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo. (Ludwig Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus)
Mi sono avvicinato con sospetto alla visione del film Arrival di Denis Villeneuve. Pensavo fosse l’ennesimo blockbuster sul tema delle invasioni aliene e della resistenza umana. Invece mi sono ritrovato ad assistere a un film che parla quasi esclusivamente di linguaggio. L’ambiente di sviluppo ideale per ogni guerra, ma anche per la più piccole e semplici lotte quotidiana con l’altro, è l’incomprensione. Da non dimenticare mai che esistono una molteplicità di “giochi linguistici”. Più o meno uno a testa per ogni essere umano. Tra questi — presto o tardi — saremo chiamati ad annoverare anche quelli degli extraterrestri.