Jazz

Quando non sai cos’è, allora è jazz! (Alessandro Baricco, Novecento: un monologo)

Probabilmente è la prima volta in vita mia che scrivo un testo per ignoranza. Non è necessariamente un male: Socrate col suo “so di non sapere” ci ha fatto la sua fortuna. Ma questo è proprio il caso e lo ammetto candidamente: non so definire l’arte di Hen-ZO.

C’è sempre nelle sue opere una certa dissonanza, una nota storta che appare all’improvviso che non so inquadrare. In fisica gli antichi la definirebbero una specie di clinamen lucreziano: l’atomo impazzito che devia dal suo consueto moto verso imprevedibili traiettorie andando così a creare quel qualcosa di nuovo che prima non c’era. Chiamatelo anche errore se volete.

Afferma Lacan: “La vérité surgit de la méprise”. Nei lavori di Hen-ZO trovo l’inciampo, lo sbaglio che improvvisamente apre lo sguardo verso una nuova verità prima ignorata. E dopo riprende la sua sequenza armonica cromatica normale. Come se niente fosse. Finché, ciclicamente, accade di nuovo.

Ecco il punto della questione. La pittura di Hen-ZO contiene, anche nelle tele più armoniose, particelle impazzite che vivono di una propria autonomia ed indipendenza dal volere del pittore stesso; particelle che generano costantemente la propria vita futura di tela in tela.

In tutta la sua produzione artistica l’unica nota che accomuna i suoi lavori è l’assoluta libertà formale e concettuale. È forma e suo improvviso decadimento. È concetto e sua immediata negazione. Una disposizione artistica simile probabilmente è la più difficile da inquadrare in un testo critico. Perché Hen-ZO fa semplicemente arte per fare arte. Per quel primordiale bisogno che sentiamo di esprimerci nel modo che ci è più congeniale: chi con la parola, chi col testo scritto, chi con la musica e chi, come lui, con i colori.

Concludo sostenendo che la mia libertà di definire la libertà di Hen-ZO mi offre fortunatamente anche il privilegio di sottrarmi al dare questa definizione: e qui ho esercitato questo diritto. Lo troverete certo paradossale ma non potrete certo non pensarci sopra. Non potrete fare a meno di riconoscere che anche questo testo è un inciampo in perfetta sintonia con il lavoro di Hen-ZO.

 

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